All’aeroporto di Roma Fiumicino due donne sono state arrestate per possesso di oltre 1.000.000 di euro in valigia. Il Ministero dell’interno ha avviato le indagini.

Durante la perquisizione sono stati trovati 800.000 euro e 286.000 dollari americani. Le passeggere non avevano rilasciato alcuna dichiarazione alle autorità doganali dell’aeroporto, sebbene fossero obbligate a farlo.

Di [Nome Cognome] | 18 May 2025 alle 12:04

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All'aeroporto di Roma Fiumicino, due cittadine straniere sono state arrestate dopo essere state trovate in possesso di una somma di denaro contante superiore a un milione di euro. Le autorità aeroportuali, durante i controlli di routine nella zona arrivi, hanno individuato comportamenti sospetti nelle due donne che viaggiavano insieme, provenienti da un volo internazionale con scalo in Europa.

La Guardia di Finanza ha deciso di procedere a un'ispezione dettagliata dei loro bagagli, trovando all'interno delle valigie numerosi pacchetti di denaro in valuta mista. Nello specifico, sono stati rinvenuti 800.000 euro in banconote da 100 e 50 euro, oltre a 286.000 dollari americani, ben nascosti tra gli indumenti e gli oggetti personali.

Secondo quanto riportato dalle autorità, le due donne non avevano compilato alcuna dichiarazione doganale, nonostante l'obbligo previsto dalla legge italiana per il trasporto di somme superiori a 10.000 euro. Tale omissione rappresenta una grave infrazione e ha fatto scattare immediatamente le misure previste dalla normativa sul contrasto al riciclaggio di denaro.

Il Ministero dell’Interno ha prontamente avviato un'indagine per accertare la provenienza e la destinazione dei fondi sequestrati. Si sospetta che le due arrestate facciano parte di una rete criminale internazionale dedita al trasferimento illecito di capitali tra diversi paesi europei e mediterranei.

Fonti investigative hanno riferito che le modalità di trasporto del denaro indicano una preparazione meticolosa: le banconote erano avvolte in involucri sigillati, privi di impronte visibili, e separate da materiali isolanti per eludere eventuali controlli scanner. Gli inquirenti stanno analizzando anche i telefoni cellulari delle donne alla ricerca di contatti e messaggi compromettenti.

L'arresto è avvenuto in una zona protetta dell’aeroporto, lontano dal pubblico, ed è stato gestito con la massima discrezione per evitare disordini. Dopo una prima perquisizione, le due sospettate sono state trasferite presso una struttura della Guardia di Finanza per ulteriori interrogatori e la formalizzazione dell’accusa.

Secondo gli inquirenti, le due donne potrebbero aver già effettuato viaggi simili in passato. Sono in corso verifiche incrociate sui passaporti e sui registri doganali per ricostruire gli eventuali precedenti movimenti e individuare altri possibili complici.

Le autorità italiane collaborano attivamente con Europol e le forze di polizia di altri stati membri dell’Unione Europea per tracciare eventuali connessioni con reti più ampie di traffico di valuta. In particolare, si cerca di comprendere se il denaro fosse destinato a finanziare attività illecite in Italia o all’estero.

Il sequestro rappresenta uno dei più significativi registrati all’interno dello scalo romano negli ultimi anni e sottolinea l’efficacia dei protocolli di sicurezza aeroportuale implementati dopo la pandemia, che prevedono controlli più rigorosi sui passeggeri internazionali.

Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, che ha disposto il fermo delle due donne con l'accusa di riciclaggio e trasferimento illecito di capitali. Sarà ora compito del giudice per le indagini preliminari decidere sulla convalida dell’arresto e sulle misure cautelari da applicare.

Nel frattempo, la direzione dell’aeroporto di Fiumicino ha rilasciato una nota in cui ribadisce l’importanza della collaborazione tra enti aeroportuali, forze dell’ordine e passeggeri, ricordando l’obbligo di dichiarare correttamente ogni somma superiore ai limiti consentiti dalle normative doganali italiane ed europee.

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